E allora dillo. Chiudo gli occhi e aspetto. la lancetta segna il secondo dopo e quello dopo ancora e ancora. L'ultima cosa che ho fatto è stata cercare in Google 'sterno anima psiche' e non ho trovato nulla. Convinta al 100% che la sede dello stato d'animo sia lì, in quell'ossicino lì in mezzo. Quando si soffre d'amore o di morte oppure quando si ha paura di qualcosa lo sterno viene trafitto da mille stalattiti di ghiaccio e il cuore va nella gola, le mani sudano, le tempie battono, magari si lacrima, dipende da quanto sia spesso il guscio di ognuno. Io di certo la scorza non ce l'ho dura. E allora perchè settordici mila volte non ho detto/fatto ciò che avrei voluto dire/fare? Quanti attimi sprecati e svenduti alla paura, quante parole regalate all'insicurezza. Ma non è l'ora dei rimpianti questa, anzi, credo sia piuttosto quella dei buoni propositi, è giá il trentundodici. Dovrei promettermi le solite e tante cose: mantenere gli impegni, evitare i ritardi, fare attività.. Bla bla. Io vorrei non aver paura di abbracciare qualcuno, vorrei poter essere in grado di dire ciò che penso con le parole giuste, vorrei accarezzare o stringere mani senza timore che l'altro senta le mie perennemente sudate, vorrei trasmettere a parole ed al meglio ciò che sento dentro per far vivere lo stesso a qualcun'altro. A parte per le mie mani forse tutto il resto sarebbe anche fattibile. Ma Nicole è un contenitore di fragilitá, insicurezza, timidezza, incostanza. Cosa rimarrebbe? Rimarrebbero solo i miei libri e miei film custoditi nella mia mente. Nikypedia. Dovrei continuare comunque a mangiare libri e ingoiare film. DELIRIUM TREMENS. H e l p . Domani è dietro l'angolo. 2014, preparati. Ps: more mi aiuti un po'?
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